Secondo Éric Rohmer, il film si svolge in tre “spazi”: lo spazio pittorico - lo spazio architettonico- lo spazio filmico. Lo spazio pittorico è l'immagine cinematografica, il rettangolo dello schermo. Ovvero la fotografia. Lo spazio architettonico è la parte del mondo naturale o ricostruita così come appare nella proiezione sullo schermo, dotata quindi di un'esistenza reale obiettiva, per quanto possa essere immaginaria o costruita, è uno spazio in cui si muove l’attore, la scenografia vera e propria. Lo spazio filmico è uno spazio “virtuale” ricostruito nella mente dello spettatore sulla base degli elementi che il film gli fornisce, cioè l'unione della fotografia e della scenografia. A questi due spazi viene dato senso attraverso il montaggio, formando un tutto coerente. Per ognuno di questi spazi c'è una fase di lavoro, e il compito del regista è accordare tra loro queste tre operazioni , nelle diverse sensibilità.
La realizzazione di un audiovisivo prevede un lavoro di équipe molto complesso, nel quale i diversi ruoli di chi ci lavora si alternano e si fondono sotto la guida del regista. La scenografia fa parte della fase di preparazione, la pre-produzione, quindi si inizia in anticipo rispetto alle riprese, considerando la sceneggiatura e la scaletta delle scene previste. La scenografia rappresente l’insieme di tutti gli elementi visivi che appaiono nell’inquadratura, l’ambientata della vicenda, luogo reale o costruito artificialmente. Per il corso di Scenografia rivolto agli studenti di audiovisivo si darà una panoramica sulle varie possibilità e uso delle ambientazioni nelle varie tipologie di audiovisivo, dal corto al lungometraggio, al videoclip musicale o pubblicitario, con attenzione all’espressione artistica personale e seguendo le regole e i metodi grafici e progettuali.
Profilo professionale dello scenografo :
ARGOMENTI:
La differenza espressiva di linguaggio tra un lungometraggio, un
cortometraggio, una fiction e uno spot pubblicitario, con cenni storici.
Descrizione dei compiti e delle competenze della scenografia e ruolo
all’interno della produzione
Composizione scenografica, il colore, le luci, le inquadrare e il racconto con le immagini – lo story board.
Lettura di un copione, spoglio e suddivisione ambienti, elenco dei fabbisogni, la visualizzazione degli ambienti adattandoli ai personaggi, efacendo un preventivo (capitolato) circa gli arredi necessari
Progettazione in "teatro di posa" con relativa pianta, prospetto e
prospettiva. Elementi di architettura, Planimetria, Prospetti e Prospettive e relative scale
Le tecniche di costruzione (scenotecnica) e gli effetti speciali relativi alla
scenografia.
PER OGNI ARGOMENTO LA LEZIONE SARA’ SUPPORTATA DA UN FILM CHE NE SOTTOLINEA LA TEMATICA, con film in cui la parte scenografica ha costituito la parte importante e integrativa per il racconto e la storia, oppure costituisce una innovazione diventando “cult” addirittura a livello da influenzare la società dell’epoca o facendosi influenzare dai movimenti artistici e culturali. Tutte le scenografie caratterizzando gli ambienti e adeguandosi al racconto, enfatizzano la narrazione aumentandone l’efficacia visiva. Sarà fornito un elenco di film in cui NON ci saranno tutti i film che hanno fatto la storia del cinema, ma solamente quelli che per la loro ambientazione scenografica hanno ancora oggi qualcosa da insegnare.
PROGRAMMA SPECIFICO
Parte teorica: visione e analisi di uno o più film a scelta, o di un autore o movimento artistico.
Ricostruzione ambiente interno da frame fotografico, con pianta in scala 1:50, prospetti, studi dei percorsi, scelta degli arredi con ricerca da siti dei produttori o antiquariato, costi del set (capitolato). Inserimento in pianta di uno studio di Cinecittà.
Spoglio di una sceneggiatura per la scenografia da originale o tratta da film. Ambientazione in esterni con realizzazione di scaletta delle scene e location scouting. Analisi del luogo: la prospettiva architettonica con reportage fotografico , viste da varie angolazioni, dettagli architettonici, materici, colori, forme e arredi urbani.
Il colore nella scenografia del cinema e nell'audiovisivo, rilievo delle palette colori da alcuni film o pubblicità a scelta, individuandone le caratteristiche espressive e psicologiche. Color grading e color correction.
Realizzazione di progetti in collaborazione con il dipartimento di Audiovisivo
Vincenzo del Prato, Manuale di Scenografia, NIS la Nuova Italia
Scientifica
Rodolfo Tritapepe “Linguaggio e tecnica cinematografica” ed. S. Paolo
Gerald Millerson, Manuale di Scenografia e Scenotecnica per la
TV, Gremese Editore
Alessia D’Amico FARE SCENOGRAFIA PER IL CINEMA ,Dino Audino editore 2022
Renato Lori, Gilda Cerullo BREVE STORIA DELLA SCENOGRAFIA CINEMATOGRAFICA , Dino Audino editore 2022
Éric Rohmer, L'organizzazione dello spazio nel "Faust" di Murnau, traduzione di Michele Canosa, Maria Pia Toscano, Venezia, Marsilio, 1985.
Il corso è strutturato in lezioni frontali ed esercitazioni pratiche sui vari argomenti del programma.
L'esame consiste nella presentazione da parte dello studente degli elaborati prodotti durante l’anno. Il colloquio tenderà ad evidenziare le acquisizioni strumentali, metodologiche e culturali di ogni allievo e potrà riguardare anche argomenti legati ai film e alle letture consigliate. Formeranno oggetto di esame tutte le esercitazioni ed i temi svolti nel corso dell’anno.