Sorge il sole

Ilare, Angelica Loffreda, Veronica Neri

Progetto a cura di Zerynthia

con il coordinamento artistico di Francesco Giovanetti

giovedì 6 marzo 2025.

Ore 16:00 Tavola Rotonda. Ore 17:00 inaugurazione mostra

Tavola Rotonda. (Ri)partire da Frosinone

Frosinone, Palazzo Tiravanti (aula teatro) - ore 16:00

Saluto istituzionale della Direttrice dell’Accademia, Stefania Di Marco e di Mario Pieroni Presidente di Zerynthia.
Interverranno:

  • Valeria De Siero curatrice d’arte contemporanea
  • Claudio Libero Pisano docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma
  • Loredana Rea docente dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone
  • Donatella Spaziani artista e docente dell’Accademia di Frosinone
  • Antonio Trimani videoartista e docente dell’Accademia di Frosinone

Modera: Lara Limongelli


Sorge il Sole è uno dei progetti vincitori del bando Lazio Contemporaneo 2022 che l’Associazione per l’Arte Contemporanea Zerynthia realizzerà nell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, un ritorno nella provincia come agli albori della sua attività.

Proprio nella sede di Paliano di Zerynthia nascono le prime mostre, come Accumulazioni nel 1995 con gli artisti internazionali Sol LeWitt, Mario Merz e Jan Dibbets, o Verso Sud – Perpetuum Mobile (2000-2002) che coinvolgeva i Comuni laziali di Piglio, Valmontone, Paliano, Colleferro e Carpineto Romano, creando un vero e proprio itinerario di arte contemporanea.

Oggi è Frosinone a offrire gli spazi della sua Accademia di Belle Arti per una mostra volta a promuovere il lavoro di tre giovani artisti selezionati da Zerynthia: Angelica Loffreda, Veronica Neri e Ilare, provenienti da diverse Accademie di Belle Arti della Regione Lazio, capaci di dimostrare una notevole consapevolezza nel loro personale percorso artistico a dispetto della giovane età. Coordinati da un altrettanto giovane curatore, Francesco Giovanetti e una fotografa, Claudia Falcetelli, che seguirà l’intera parte progettuale sino all’installazione dei lavori, la mostra – della durata di un mese – sarà successivamente documentata da una pubblicazione cartacea. I lavori si inseriscono in un contesto didattico, attraversato da studenti e studentesse con cui hanno in comune la medesima formazione, in una città come Frosinone, marginale rispetto a Roma o Napoli, dove l’avvicinarsi all’arte e il credere in un percorso tanto complesso e articolato è una vera forma di resistenza. Il discorso volge lo sguardo a una riflessione allargata dell’idea di marginalità – geografica, culturale, di stimoli, – ridefinendone i confini e sottolineando come determinati meccanismi possano sollecitare e incentivare immaginazione e volontà oltre ogni barriera.