Workshop con Diana Branca sui linguaggi della “realtà virtuale”, utilizzati al servizio della creazione artistica, in commistione (eventualmente) con tecniche più tradizionali.
A cura di Riccardo Bernardi
Rinviato ad altra data
Il workshop è rinviato ad altra data
Il workshop di 2 giorni sui linguaggi della “realtà virtuale” si propone l’obiettivo di spiegare agli studenti, coinvolgendoli direttamente in attività laboratoriale e prevedendo esercizi pratici, quali siano oggi gli scenari possibili in termini di linguaggi legati al 3D e le relative tecniche da utilizzare in questo ambito al fine di creare opere d’arte.
Utilizzando come filo conduttore l’esperienza artistico professionale avuta in collaborazione con l’artista Carola Bonfili, nell’ambito della creazione dell’opera “Second Order Reality”, per cui ho creato il character protagonista (“The stone monkey”), Diana Branca racconterà agli studenti com’è possibile sfruttare tecniche quali scansione 3D, scultura digitale, modellazione 3D, texturing in Substance Painter, utilizzo e caratteristiche di un ambiente Real−Time quale Unreal Engine 5. Panoramica sulla Stampa 3D.
L’artista Carola Bonfili ha dato la sua disponibilità per un intervento in remote ed eventualmente sarà possibile coinvolgere anche la curatrice Daniela Cotimbo.
Second order reality è un progetto che si sviluppa attraverso diverse forme di narrazione: un video in CGI, un ambiente immersivo in VR e una serie di sculture che nascono anche grazie alla stampa 3D.
Unendo linguaggi e riferimenti diversi, dalla letteratura ottocentesca all'architettura brutalista, dai fumetti all'intelligenza artificiale generativa, l'opera si muove tra la dimensione digitale e quella fisica, esplorando le infinite possibilità di una storia. I mezzi espressivi scelti dall’artista influiscono infatti sull’evoluzione del racconto stesso, frammentandolo e creando una serie continua di rimandi che aprono nuove possibilità di immaginazione.
Diana Branca è una “3D scan artist”, che lavora tra cinema, gaming e stampa 3D da più di dieci anni. Sono docente di modellazione 3D e scultura digitale al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma e sono presente su IMBD: https://www.imdb.com/name/nm11602023/
Nel workshop vorrei spiegare l’esperienza menzionata qui sopra e far toccare con mano gli stessi studenti su cosa significhi avere a che fare con queste tecnologie.
Obiettivi principali di questo workshop
Programma per punti del workshop di 2 giorni:
Prima dell’attività pratica è previsto un approfondimento su cosa sia effettivamente la scansione digitale e sui tipi di scansione attualmente esistenti.
E’ prevista anche una dimostrazione di scansione digitale tramite luce strutturata.
Faremo il punto su come è effettivamente possibile creare un modello 3D, sia partendo da zero che riferendosi ad un oggetto reale.
Verranno delineati i 3 possibili scenari per cui è possibile creare un modello 3D, ad oggi questi sono riassumibili schematicamente in:
Cenni su cosa sia il texturing, ovvero come è possibile rendere i materiali degli oggetti e/o character. Ogni oggetto ci racconta una storia, il texturing è alla base di questo tipo di narrazione.
L’ambiente real−time spicca con prepotenza grazie al suo largo impiego nel gaming, virtual production, VR, applicativi che prevedono interazione, etc.
Vedremo in cosa consiste Unreal Engine 5 e cercheremo di realizzare una piccola demo prevedendo la partecipazione degli stessi studenti. Nel dettaglio:
Excursus su questi tipi di scenari e su come si può preparare un file per la stampa 3D. Cenni sulle tecniche di stampa 3D.
Case studies legati al cinema e a contesti artistici.
Domande e risposte.