Ricerca

Con l’obiettivo di predisporre una formazione artistica terziaria, competitiva e realisticamente spendibile nel sistema complesso delle attività lavorative, orientata al fare e capace di esaltare le potenzialità personali unitamente alle abilità cooperative, la visione specialistica e quella d’insieme, l’Accademia ha iniziato ad avviare nuove priorità strategiche. Si è conseguentemente iniziato a investire su progetti e linee di sviluppo avanzati per accogliere e migliorare quelle attività che, originandosi dalla didattica investano le relazioni con le realtà produttive e le istituzioni esterne. Attraverso convenzioni, stages, workshop e tirocini intesi come prassi di formazione e orientamento professionale l’Istituzione ha iniziato a svolgere attività di ricerca che le permette inoltre di acquisire risorse di finanziamento. Coniugare i fondamenti della ricerca artistica per contribuire a creare una differente visione della dimensione lavorativa in cui etica ed estetica dialoghino a tracciare prospettive di un futuro sostenibile, sono i principi che guidano le collaborazioni messe in atto con profitto.

In questa ottica si inserisce l’accordo con Otovision, azienda che rappresenta per il territorio un esempio di dinamicità confermato dalla ricerca costante di contenuti innovativi nel campo dell’ottica e degli accessori a essa correlati.

Nell’A.A. 2019/2020 Otovision ha commissionato all’Accademia di Belle Arti di Frosinone una ricerca atta ad indagare nuove possibili declinazioni degli accessori che ruotano intorno agli occhiali: astucci, catenelle, pezzette. Come per lo scorso anno la progettazione per uomo, domma e bambino è destinata al marchio MAG con il quale commercializza i propri prodotti di occhialeria. For Glasses è il titolo della ricerca affidata alla Scuola di fashion design e sviluppata nel corso di Design dell’accessorio, tenuto dal prof. Stefania Di Marco ha proposto soluzioni di complementi per occhiali, in linea con le tendenze moda. Catene, packaging, elementi decorativi, accessori per pulire, contenere, trasportare, sono stati progettati con una particolare attenzione al concetto di sostenibilità nell’uso di materiali, ingombro, impatto zero attraverso un processo produttivo a basso impatto ambientale, definendo la categoria e il target di riferimento di un processo consono al tipo di prodotto. Grafiche multicolor, materiali innovativi e riutilizzabili, modularità, diventano linguaggi da utilizzare per vestire un prodotto “accessorio” utile e funzionale. Per donna, uomo, bambino, sportivo, elegante, versatile, in stoffa, pelle, microfibra. Palette colori, stili, grafiche, veicolo di comunicazione e pubblicità. Chiuso e aperto, intrigante, visto come un gioco o come un contenitore intelligente, il packaging e tutto ciò che ruota intorno all’oggetto “occhiale”, diventano motivo di ricerca e di stile contemporaneo puntando a diverse tipologie di cliente e produttore. Essendo ormai l’occhiale quasi un’opera d’arte unica e irripetibile che spesso si indossa anche quando non ce ne sarebbe bisogno, packaging ed accessori sono diventati indispensabili e sono anch’essi affermazione della personalità. Ogni occhiale  è venduto con il rispettivo packaging e accessori. Fattore importante è la versatilità, uno stesso packaging può essere declinato nelle versioni donna-uomo-bambino, modificando chiusure, texture, colori, grafiche e pattern.

Con l’Ecole Supérieur d’Arts Appliqués - DSAA Lyon è stato firmato accordo di collaborazione per un progetto di product design sostenibile, interamente finanziato dal dipartimento Alvernia-Rodano-Alpi, da sviluppare durante l’A.A. 2019/2020. Un gruppo di docenti e studenti dell’ESAA (Ecole Supérieure de Design La Martinière Diderot, de Lyon), afferenti ai Corsi triennali di DnMADE OBJET (Diplôme National des Métiers d’Art et du Design, indirizzo Oggetti/Prodotti), nei mesi compresi tra novembre a febbraio hanno lavorato con il gruppo di lavoro dell’Accademia (studenti e docenti di Decorazione, Fashion design e Media Art) sui temi: Il corpo come elemento di relazione e interazione e Il corpo come luogo di contaminazione, relazionandosi su piattaforma appositamente attivata. Il successivo step prevedeva una settimana di lavoro a Frosinone dal 16 al 23 marzo e una a Lione in settembre, in cui i due gruppi dopo aver scelto i progetti avrebbero provveduto alla loro realizzazione.

Il progetto di ricerca e collaborazione Artificial Behaviours, avviato con l’Akademia SztukPieeknych di Breslavia già nel 2019, che prevedeva l’esposizione dei lavori realizzati presso il CaMusAC di Cassino, è stato procrastinato all’autunno del 2021, per permettere un agevole spostamento tra le due istituzioni accademiche.

La collaborazione con Unidustria, siglata con la realizzazione dei due differenti premi per  i riconoscimenti del Concorso Impresa Sostenibile (2019 e 2020) il primo portato a temine dal Corso di Scultura e il secondo da quello di Grafica d’arte, ha aperto ulteriori territori per la ricerca a sostegno di un importante obiettivo di sostenibilità economica, ambientale, culturale nel segno del rafforzamento del binomio etica ed estetica.

L’accordo di convenzione con la Camera di Commercio di  Frosinone, rinnovato per il 2020, è finalizzato allo sviluppo di progetti di ricerca e alla realizzazione di eventi collegati al Corso di Fashion design.

L’Accordo di Convenzione firmato con il CaMusAC con l’obiettivo di implementare l’attività di  ricerca nel settore delle arti visive, della comunicazione museale, delle nuove tecnologie applicate alle arti e l’organizzazione di esperienze espositive che coinvolgano gli studenti dei differenti corsi di diploma di primo e secondo livello, stage e tirocini collegati all’attività didattica prevista per del corso di diploma accademico di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico; programmi di ricerca nell’ambito delle arti visive, ha portato nell’autunno alla realizzazione di stage e tirocini post- diploma.

Dal momento che le esigenze di una più efficace digitalizzazione delle attività di docenza e dell’operatività tecnico-amministrativo hanno evidenziato alcune inadeguatezze del sistema operativo Afamsis, il Consiglio di  Amministrazione, dopo aver preso in considerazione di passare alla sperimentazione Cineca, ha deciso per una progettazione in house, incaricando il prof. Marco Pagano di redigere uno studio di fattibilità. L’intento è sviluppare un sistema operativo open source che possa essere più aderente alle esigenze della gestione della didattica dell’Istituzione