Decorazione 1

L'obiettivo del corso è di fornire un metodo mentale e manuale per uno sviluppo articolato e stratificato del lavoro e della propria ricerca. 

Da sempre la decorazione si pone il problema dello spazio; dalla vetrata al mosaico, dalle pitture murali fino agli interventi di installazioni ambientali e di arredo urbano. Per sua natura, su scale proporzionali piccole, medie o grandi, la decorazione contempla in sé sempre e comunque la questione spaziale, dandole fondamentale importanza. L’opera e il suo contesto sono da sempre in continua e inevitabile simbiosi; proviamo ad immaginare come sarebbero le pitture preistoriche di Altamira decontestualizzate in una stanza museale asettica, pareti bianche, con spot e tanto di didascalie senza le grotte, l’umidità, l’odore di terra e la poca luce. Così una vetrata ha bisogno di uno spazio e di una fonte luminosa esterna percepita da uno spazio e da una condizione luminosa interna. Oppure il mosaico, frantumando la luce e ritmandone la percezione, si affaccia “aggrappato” al muro, si genera, vibra su una parete che è anche struttura, architettura. Attualmente la decorazione (nell’accezione più aperta e contemporanea) vive in contesti urbani e ambientali, in spazi privati e pubblici, nelle video installazioni, nel teatro, nella moda, nel cinema, e il concetto d’installazione si scopre, anche in questo caso, quanto mai calzante e determinante. Se la decorazione vuole sopravvivere ad una continua evoluzione linguistica e tecnologica, deve aggiornarsi su quelli che sono anche i nuovi strumenti multimediali di comunicazione, deve scrollarsi di dosso concetti quali “imbellimento”, “manufatto”, “artigianale” che, pur rappresentando un corollario di sapienze tecniche e storiche, circoscrivono e limitano un itinerario di ricerca necessariamente aperto all’attualità, sia essa artistica, politica o sociale. Relazionarsi al presente vuol dire aprirsi ad una realtà mutevole e dinamica, vuol dire vivere in una dimensione contemporanea con nuovi e permeabili criteri estetici e concettuali.

Programma

Come dare visibilità estetica e concettuale al sentire? Come donare concretezza alla mente e renderla tangibile? Come trovare il giusto linguaggio, l’alfabeto esatto di una percezione? Come iniziare un progetto? Dove orientare il nostro sguardo, la nostra ricerca? I pretesti tematici e le infinite metafore, partire dal  nostro desiderio, dalle attrazioni e metterci in discussione. Nel mondo mentale e virtuale il lavoro si svela nella dimensione fisica del sentire; l’opera rende plasmabili emozioni e pensiero, è prova concreta di un percorso alchemico, spia insondabile di un labirinto interiore che trova ri-scontro nella realtà. Nasce di fronte a noi con stupore chiedendoci, svelando a noi stessi, noi stessi. Tutti i linguaggi sono praticabili, dal disegno alla fotografia, dalla pittura alla performance fino ai video, alle installazioni oggettuali e sonore. In fase di elaborazione finale del lavoro, dove sarà possibile, si tenderà a valorizzare il contesto spaziale dell’aula, in modo da imbastire tra gli elementi, un felice dialogo installativo. In questo percorso didattico non saremo soli ma, con una serie di esempi operativi e poetici, avremo un aiuto informativo, una verifica pratica offertaci dagli artisti contemporanei che con i loro “punti di vista” lavorano con molteplici linguaggi in sinergia anche con la questione spaziale. Durante le lezioni frontali sono previste proiezioni di film e di video artistici, consultazioni di riviste e cataloghi d’arte, revisioni periodiche del  lavoro svolto e controllo finale del lavoro prima dell'esame.

Bibliografia

Balzola A., Rosa P. L’arte fuori di sé, Serie Bianca Feltrinelli, Milano 2011

Bonami Francesco, Lo potevo fare anch’io, ed. Mondadori, Milano 2007

Bourriaud Nicolas, Il Radicante, Postmedia books, 2014

Calvino Italo, Lezioni americane, ed.Mondadori, Milano, 2005

Chiodi Stefano, Una sensibile differenza, ed. Fazi, Roma 2006

Deleuze Gilles, La piega, ed. Piccola Biblioteca Einaudi, Torino, 2004

Didi-Huberman Georges, La conoscenza accidentale, ed. Bollati Boringhieri, Torino, 2011

Didi-Huberman Georges, Immagini malgrado tutto, ed. Raffaello Cortina, Milano 2005

Didi-Huberman Georges, Il cubo e il volto, ed. Electa, Milano, 2008

Didi-Huberman Georges, Su Penone, ed. Electa, Milano, 2008

Falcinelli Riccardo, Cromorama, ed. Einaudi, Milano, 2017; Figure, ed. Einaudi, Milano, 2020.

Macrì Teresa, Fallimento, ed. Postmedia Books, Milano, 2017

Maraniello Gianfranco, Arte in Europa 1990-2000, ed. Skira, Milano

Munari Bruno, Da cosa nasce cosa, ed. Laterza, Bari 2010

Pietromarchi Bartolomeo, Italia in opera, ed. Bollati Boringhieri, Torino 2011

Poli Francesco., Arte Contemporanea, ed. Electa, Milano 2003

Queneau Raymond, Esercizi di stile, ed. Einaudi, Torino 1983 

Rush Michael, Video Art, ed. Thames e Hudson, Londra 2007

Vagheggi Paolo, Contemporanei, ed. Skira, Milano 2006

Vettese Angela, Si fa con tutto, ed Laterza, 2010

Warburton Nigel, La questione dell’arte, ed. Piccola biblioteca Einaudi, Torino 2004

Modalità didattica

Il corso di Decorazione è teorico-pratico. Le lezioni si svolgeranno in presenza tutto l'anno, alternando momenti pratici e momenti teorici, il fare e il pensare saranno imprenscindibili e necessari l'uno all'altro. L'obiettivo del corso è di fornire un metodo mentale e manuale per uno sviluppo articolato e stratificato del lavoro e della propria ricerca. Sono previste delle revisioni periodiche e un controllo finale del lavoro svolto prima dell'esame.

Modalità di verifica

L'esame sarà la verifica finale, la sintesi del lavoro pratico e teorico svolto dallo studente durante tutto l'anno. Oltre ai progetti sviluppati, sarà importante presentare un PDF con le immagini e la descrizione del proprio operato in Accademia. E' richiesta la lettura di almeno un testo indicato nella bibliografia.